La frase del giorno


Oscar Wilde Il moralismo è l'atteggiamento che adottiamo verso le persone che non ci piacciono.

domenica 7 ottobre 2007

Teatro: The Laramie project

Questo pomeriggio Ale è stato con la mamma a vedere the LARAMIE PROJECT in chiave teatrale. In verità mi ci ha portato lei io non sapevo niente della sua programmazione romana.
Come l'omonimo film, lo spettacolo narra delle interviste necessarie alla realizzazione di uno spettacolo teatrale (metateatro??) che si sono svolte subito dopo l'uccisione del giovane ventiduenne Matthew Shepard.

Di lui già ne parlai in uno dei miei primi post del mio vecchio blog, per coloro che non lo conoscono, li rimando al link soprastante.
Farò comunque un rapido riepilogo.
A 50 giorni dal suo 22° compleanno, Matthew fu adescato da una coppia di ragazzi che si finsero gay e fu portato in una lontana periferia della cittadina di Laramie. Li fu fortemente malmenato nonche derubato ovviamente perchè "gay"; prima di lasciarlo in preda all'agonia e alla sofferenza per le multi lesioni cerebrali subite, fu ulteriormente legato ad una staccionata, dove viene ritrovato casualmente 18ore dopo, da un ragazza che per solo caso si trovava li in bicicletta. Il ragazzo ovviamente morirà dopo diversi giorni di coma, attirando su di se un immenso interesse mediatico e popolare.

Lo spettacolo di stasera aveva come spettatore anche un simpatico quanto bassetto Vincenzo Salemme. Inziato alle 17 con un inizio molto originale, vedrà sul palco otto attori davvero talentuosi CREDETEMI, che per due ore reciteranno ciascuno dai 3 ai 5 personaggi alternandosi in interviste continue, che ti assorbono in un clima dove tu credi davvero di essere davanti a quella persona. Ho sentito disperazione, tristezza, rabbia, amarezza forti come non mai dentro me. La scenografia era banale, loro erano vestiti sempre di nero e NON USCIVANO MAI DI SCENA, eppure la loro bravura era talmente tanta, che solo cambiano impostazione di voce e mimica riuscivano a farti credere di essere una nuova persona e di stare in un quel contesto.
Le scene più importanti per me sono due:
Nella prima la prima poliziotta che soccorre Matthew e fa di tutto per liberarlo, e la seconda semplicemente memorabile, IL PADRE DI MATTHEW al processo degli assassini del figlio, che si erano finti tra l'altro anche innocenti inizialmente, legge una lettera ai medesimi, in cui non sono riuscito a soffocare le lacrime. La lettura è affidata ad uno special guest che in questi giorni sono stati Leo Gullotta, Bonolis e tanti altri, mi ha letteralmente paralizzato perchè le parole fanno trapelare nobiltà d'animo, dignità e amore per il figlio, togliendoti davvero il fiato.
Qui il link alla vera lettera.. LEGGETELA (clicca col destro e metti salva con nome)

La scena in cui ho provato immensa rabbia, è stata quella in cui il prete del posto, durante il processo degli aggressori condanna gli assassini ma nel contempo anche Metthew perchè gay, sentenziando frasi di questo tipo: è stato punito da Dio perchè conduceva una vita macchiata di peccato e perversione...con lui c'erano numerosi sostenitori che portavano cartelli con scritto Matt Shepard marcisce all'inferno», «L'Aids uccide i finocchi morti» e «Dio odia i froci» e sottolineo QUESTO è SUCCESSO DAVVERO NELLA REALTA, IN QUESTO MONDO.

Il bello dello spettacolo è che di tutto quello che è stato rappresentato sul palco, niente è falso, verosimile, ritoccato, o criticizzato ma è la semplice narrazione OGGETTIVA dei tragici fatti accaduti attorno la morte del ragazzo.
Consiglio a tutti la visione del film da cui è stato realizzata l'opera teatrale.
THE LARAMIE PROJECT di Moises Kaufman.

Molte persone mi hanno detto che di fatti analoghi ne sono successi molti eppure solo questo è diventato noto. Il fatto è stato cosi esemplare, cosi tragico, cosi intenso, che Metthew è diventato l'icona di tutte le morti, uccisioni, violenze subite da uomini e donne gay. Quindi quando io o qualunque altra fonte parliamo di Matthew in verità parliamo di tutta quella gente che ha subito sopprusi in quanto gay, non solo di lui.
La sua morte non è stata invana i genitori hanno fatto un'associazione per i diritti umani, milioni di persone hanno manifestato, insorto, pianto per lui.

Concludo narrando l'ultima scena:
L'attore che ha interpretato il ragazzo, ha letto la lettera della mamma di Mat. inviata alla compagnia teatrale che ha inscenato lo spettacolo, ringraziandola di aver fatto rivivere ancora una volta nella città più bella del mondo del paese più bello del mondo suo figlio Matthew.
Grazie a voi "Rome SHINES" (Roma brilla)!

Che ve lo dico a fare.. tutti con gli occhi lucidi.
Qui altre foto al teatro
Xandro

2 commenti:

Anonimo ha detto...

bello!, nn sapevo dell'esistenza di questo spettacolo, un altro giusto modo per ricordare Matthew...

Stefano.

Anonimo ha detto...

ciao mi potresti dare il tup numero sono una ragazza di 15 anni vengo a vederlo tra 2 giorni ciao 10 luglio 2008