Siamo partiti (Io, Lolò, Eleonora e Simone) domenica mattina verso le nove, pur essendo andati a nanna alle tre... testimone il mio ultimo post ;)
Arrivati su a casa a mezzogiorno, scopriamo un certo fresco fuori... ma soprattutto dentro... 4 gradi. La caldaia per qualche strana ragione non partirà fino alle 18... casa sarà terribilmente fredda tutto il di, con un pò di miglioramento verso la mezzanotte.
Lo stesso giorno facciamo spese e spesuccie al L'aquila e ce ne andiamo stanchi stanchi a cucinarci un pranzetto niente male e ad accendere un fuoco che la maledetta legna di Leroy Marline non voleva assolutamente alimentare.
Il mattina dopo andiamo a prendere nuova legna da un improbabile quanto zoticone "legnarolo", la carne in una macelleria famosa quanto impossibile da trovare e ce ne andiamo a pranzo all'insalata ricca all'Aquila. Alle 16 ci raggiungono gli altri amici del gruppo. Alle 17 andiamo alla Gs che ci chiude le porte in faccia.. disperati cerchiamo di impietosire il commesso che non ci lascierà passare beccandosi un bel vaffa da simo... ODDIO E MO STASERA CHE SE MAGNAMO tutti pensavamo, ma fortunatamente sulla strada di ritorno troviamo un supermercato che chiudeva alle 19 NO ALLE 17!! Spendiamo molto di piu del previsto e torniamo a casa. Scarichiamo borse spesuccie e tanta legna e ci avviamo nel cucinare lasagna al salmone orecchiette in salsa di broccolo, e insalata marinara con salsa rosa, dolci e alcolici a parte, questo il mio menu.
A mezzanotte tutti stranamente stanchi ci avviamo nella consueta piazzetta definita dalle mura di una ex chiesa scoperchiata. Simone spara il suo razzone coriandoloso. il fuoco d'artificio che poi fuoco d'artificio non era, piu bello della serata.
Alle tre esausto saluto e vado a nanna.
Il giorno dopo, ci mangiamo qualche scarto della serata passata piu una matriciana improvvisata da me, e ce ne andiamo alla Rocca di Calascio. GRAZIE AD ALESSIO ^^ facciamo mooolto tardi e la salita di 30 minuti per la rocca diventa una scalata dell'everest. Un freddo boia, stradine sterrate, strapiombi, ghiaccio, e sole fioco che andava scomparendo dietro le montagne. Arrivati alla rocca, mi sentivo come se avessi vissuto un'esperienza estrema, fuorissimo dall'ordinario. Dopo la rapida ispezione, il freddo boia e la luce sempre minore, ci costringono a scendere rapidamente. Alcuni del gruppo addirittura non se la sono sentita di arrivare su, per le numerose scivolate. Mentre scendevamo io ganzo istruisco gli altri su come affrontare ghiaccio e neve, fino a quando un "ATTENTO" di Lolò mi farà sobbalzare su una lastra di ghiaccio costandomi la perdita di controllo del mio baricentro con relativa culata dolorosissima. Da sottolineare un Simone che sperimenterà percorsi inesistenti arrampicandosi a 4 zampe su un tetto innevato di una casa ormai demolita dal tempo, solo dopo alcuni richiami si renderà conto della follia della sua intraprendenza :D
Gli ultimi tratti della strada di ritorno saranno segnati da scivoloni e culate... vero GIò?
Arrivati a casa ci rifucilliamo con cioccolata biscotti e il camino superfarcito di legna che ardeva riscaldando i nostri cuori e non solo.
La sera ci concediamo una golosissima sbraciata di carne, fatta di salsiccie della "maschhhhelleria" e arrosticini di castrato... per non parlare della sublime salamella che CATERINA e GIORGIA APPREZZERANNO MOLTO.
Il dopo cena vedrà protagonisti il Baileys e un liquore alla ciliegia. Per digerire il tutto con camomilla e panettone... Claudia non dormirà fino alle 4AM per la cattiva digestione.... NON LO SO IOOOO :D carne e baileys!!! Te voio bene tesò.
Da sottolineare anche qui i canti e i balli intrapresi prima del torneo a Cranium-Taboo. Tra cui una favolosissima "il mondo è mio" di me e Cla... TE RIVOIO BENE TEsò! ^^ e una "CANTO" di tutto il gruppo femminile (Carmen, Claudia, Giorgia, Caterina )
Il giorno dopo i nostri amici ci lasciano per tornare a Roma, mentre noi (quelli della partenza) svegliandoci alle 7 ci appropinquiamo verso le piste innevatissime di Campo Imperatore.
Una giornata fantastica sole ovunque, peccato per la tramontata che a 2200 mt di altitudine ti piega in due. Avevo una mano cosi fredda e dolorante (nonostante i guanti) che mi sono dovuto fermare al rifugio a scaldarla. Saliti in vetta con la funivia, noleggiamo gli scii per un totale giornaliero di 50E (incluso il panino), e m'improvviso istruttore di scii per Lolò e Simone. Insegno il famoso spazzaneve e ci buttiamo nella discesa. Presa confidenza tutti ci accingiamo a scendere sin quando, Simone perde il controllo e acquisendo velocità in un fuori pista mozzafiato si frenerà buttandosi indietro frenando con le mani sulla neve... ovviamente non ci riuscirà, a fermarlo sarà un dosso, ma ho temuto davvero per lui...
Dopo numerose risate ci concediamo un panino con la salsiccia 5EURI LADRI.. che non ci gusteremo per via della gianna che iniziava a tirare. Finito il cibo ci ributtiamo subito in pista ma il freddo ci iniziava seriamente a infastidire. La risalita in seggiovia era divenuta insostenibile, per il vento a meno dieci gradi. Simo ed Ele, ci lasciano.... Io e Lolò ci facciamo l'ultima discesetta. Ci rimettiamo i doposcii e scendiamo con la funivia sino al parcheggio con 1000 mt di dislivello. Andiamo all'Aquila a cercare quei cappelli che sopra son fatti di finti capelli dai colori eccentrici che avevamo visto tutto il di in testa degli altri sciatori, ma i negozianti ci informeranno che la moda è gia passata da due anni.
Ce ne andiamo sconsolati a casa a cucinarci l'ultima cenetta abruzzese della stagione; olive ascolane, melanzane grigliate, pomodori gratinati, lasagna da finire, salsiccietta.
A nanna presto dopo south park.
Ci risvegliamo ripristiniamo ordine nella casa, carichiamo i bagagli nella dolce focus, e si riparte verso la nostra caotica e rumorosa città. Al ritorno noto:
traffico, rumore, frenesia, stress e un freddo caldo rispetto a quello vero aquilano.
ECCO LA FOTOGALLERY
La frase del giorno
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